Vuoto a perdere
Quanti saranno gli spicchi
di questo tramonto, mi chiedo,
le facce delle medaglie
Potremmo anche contare i punti fermi
le virgole, le righe su cui scrivere
scene di mare, di schiume venefiche,
di cormorani spauriti
in questa contemporaneità
di salsedine, odori benzenici
resine similpino, vertigini
mai paghi di tecnologia
continuiamo a parlare di progresso.
quando ero ragazzo non esistevano bevande in lattine, non esistevano bevande in cartoni e non esistevano bevande in bottiglie di plastica, tutto ciò che si poteva bere, latte, acqua, bibite, birra vino, ecc. ecc. era confezionato in bottiglie di vetro che venivano restituite, il celeberrimo vuoto a rendere. Inutile dire che si risparmiavano infinità di tonnellate di materiale inquinante.
sarebbe semplice ripristinare quella buona abitudine, in altri paesi è la prassi, in Italia vi sono solo sparuti tentativi.
Grazie per essere passato da qui 🙂
bellissima!!! senza altre parole. Dalle poesie che ho letto mi sembra di conoscerti 🙂 e anche l’avatar mi riporta a ricordi comuni. Forse mi sbaglio e nel caso ti chiedo scusa. Ciao
Grazie, Sarino, sì, ci siamo virtualmente incontrati e reciprocamente apprezzati altrove 🙂
al momento sto leggendo poco e scrivendo niente…ma le cose potrebbero cambiare 🙂
massimobotturi
marzo 11, 2015 at 10:17 am
in realtà ci stiamo perdendo nel vuoto
matelotme
marzo 12, 2015 at 8:49 am
si’ anche perché nessuno legge più,
le etichette.
TADS
Maggio 21, 2015 at 2:51 PM
quando ero ragazzo non esistevano bevande in lattine, non esistevano bevande in cartoni e non esistevano bevande in bottiglie di plastica, tutto ciò che si poteva bere, latte, acqua, bibite, birra vino, ecc. ecc. era confezionato in bottiglie di vetro che venivano restituite, il celeberrimo vuoto a rendere. Inutile dire che si risparmiavano infinità di tonnellate di materiale inquinante.
tempodiverso
Maggio 22, 2015 at 6:17 PM
sarebbe semplice ripristinare quella buona abitudine, in altri paesi è la prassi, in Italia vi sono solo sparuti tentativi.
Grazie per essere passato da qui 🙂
rosarioboc (Sarino)
novembre 3, 2015 at 7:59 PM
bellissima!!! senza altre parole. Dalle poesie che ho letto mi sembra di conoscerti 🙂 e anche l’avatar mi riporta a ricordi comuni. Forse mi sbaglio e nel caso ti chiedo scusa. Ciao
tempodiverso
novembre 4, 2015 at 5:50 PM
Grazie, Sarino, sì, ci siamo virtualmente incontrati e reciprocamente apprezzati altrove 🙂
al momento sto leggendo poco e scrivendo niente…ma le cose potrebbero cambiare 🙂
almerighi
dicembre 9, 2015 at 7:27 am
se una civiltà si misura da quanto lascia ai posteri…